In una sorprendente svolta degli eventi, Elon Musk, il proprietario di X (ex Twitter), avrebbe bandito DreamWorks Animation dalla piattaforma. La decisione, presumibilmente legata alla promozione da parte dello studio di contenuti a tema Pride, ha scatenato una tempesta di polemiche e dibattiti online.
DreamWorks Animation, nota per i suoi film per famiglie comeIl piccolo ShrekECome addestrare il tuo drago, ha recentemente condiviso una serie di post celebrativi del Pride Month. Questi post includevano opere d’arte di personaggi amati in immagini a tema arcobaleno e messaggi di supporto per la comunità LGBTQ+.
Poco dopo, Musk avrebbe preso provvedimenti, definendo i contenuti dello studio come “estremamente svegli”.
Sebbene Musk non abbia rilasciato una dichiarazione pubblica ufficiale in merito al divieto, alcune fonti affermano che abbia espresso preoccupazioni sulla “eccessiva politicizzazione” dei contenuti dei media rivolti ai bambini. I suoi recenti commenti su X hanno incluso critiche alla “cultura woke”, che ritiene dannosa per la crescita della società.
Il divieto ha diviso gli utenti sulla piattaforma:
- Sostenitorisostengono che Musk sta proteggendo la piattaforma dall’eccessiva politicizzazione e apprezzano la sua posizione contro quella che considerano un’eccessiva dimostrazione di virtù aziendale.
- Critici, d’altro canto, accusano Musk di reprimere la libera espressione e di prendere di mira contenuti che promuovono l’inclusività e l’accettazione.
DreamWorks Animation non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale, ma fonti vicine allo studio hanno espresso delusione per il divieto. “Il nostro obiettivo è sempre stato quello di creare contenuti che ispirino e uniscano persone di ogni estrazione”, avrebbe affermato un rappresentante.
Questo incidente si aggiunge alla crescente lista di controversie che circondano la proprietà di X da parte di Musk. Mentre i dibattiti sulla libertà di parola, la responsabilità aziendale e l’inclusività infuriano, resta da vedere come questa decisione avrà un impatto sia sulla piattaforma che su DreamWorks Animation.
Lo scontro evidenzia la tensione in corso tra l’espressione creativa e i limiti stabiliti dalle potenti piattaforme di social media. Questo divieto resisterà o la pressione pubblica porterà a un’inversione di tendenza? Solo il tempo lo dirà.